“La ragione – spiega l’Assessore Marciano – per cui i lavoratori vanno in cig è la stessa per la quale non sono state installate sbarre nei parcheggi multipiano o per la quale il Comune è costretto a pulire i parcheggi quando spetterebbe alla Sis. Questa vicenda dimostra ancora una volta il fallimento della privatizzazione come forma di gestione dei servizi pubblici locali. Se non vogliamo aumentare le tariffe in modo spropositato, conservare i posti di lavoro e avere un introito per le casse comunali, l’unica possibilità è avere una gestione totalmente pubblica, come del resto ha già espresso il Consiglio Comunale a Dicembre. La SIS ha gestito male, ma anche un altro privato, di fronte al riconoscimento di un aggio del 41% al Comune, di fronte a 18 dipendenti full time da assumere e a tariffe bloccate sarebbe entrato in crisi. Forse l’azienda pensava, aggiudicato l’appalto, di poter trattare condizioni tariffarie più vantaggiose ma si è trovata di fronte la nuova amministrazione e questa speranza è andata subito in fumo perché abbiamo preteso che si rispettasse il contratto”.
Rispedite al mittente le accuse di immobilismo. “Dall’avvio della crisi – spiega Marciano -, l’Amministrazione non è stata con le mani in mano. Abbiamo cercato di ridurre il danno facendo pressioni sull’impresa, nei limiti delle nostre prerogative istituzionali, affinché accettasse di ridurre la cassa integrazione al minimo. Il nostro compito, tuttavia, è stato quello di pensare al futuro. Insieme al Piano Urbano del Traffico, abbiamo realizzato anche il Piano della Sosta che è stato consegnato proprio ieri dalla società Tau di Milano. Si tratta di un piano straordinario che prevede la riorganizzazione completa dei parcheggi. Il piano verrà sottoposto alle commissioni consiliari, quindi sarà discusso con le forze sociali e politiche della città, perché tocca un aspetto molto rilevante per la vita delle persone. Il Consiglio, nel frattempo, ha già approvato la gestione pubblica dei parcheggi, ora che ha anche il piano industriale, potrà vagliare lo strumento più adeguato per superare la crisi. Personalmente, ritengo che la gestione dei parcheggi debba essere messa assieme a quella di altri servizi, per rendere i costi amministrativi più bassi e per aumentare la produttività del personale. Un esempio – conclude – è il trasporto pubblico locale, che vive anch’esso una situazione gestionale precaria.”