Si è aperta tra gli applausi della massima assise cittadina la seduta di ieri, Venerdì 4 Maggio, del Consiglio comunale, in occasione della proclamazione all’unanimità degli eletti del CCRR – Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi, composto da 23 Consiglieri e dal Sindaco Benedetta Zizzo (classe 2006), che in seguito ha dato lettura del programma che comprende i seguenti punti: “Sicurezza nelle scuole”, “Rete tra le scuole del territorio”, “La storia siamo noi”, “La scuola, i parchi giochi, le piazze, il nostro bellissimo litorale sono beni di tutti e pertanto vanno rispettati e preservati”, “Tutti nella rete”. Benedetta si è detta lieta di «diventare parte attiva della vita del mio amato paese proponendo iniziative e attività studiate per migliorare la socializzazione tra noi studenti e il senso di appartenenza alla nostra comunità».
Vice Sindaco è Angelica Ranucci e Presidente del CCRR Simona Calcagni.
Nel salutare i neo eletti il Sindaco Salvatore De Meo ha evidenziato come i tre ruoli primari del nuovo CCRR siano ricoperti da ragazze, sottolineando l’importanza delle politiche delle pari opportunità, grazie alle quali è ormai significativo il ruolo acquisito dalle donne in politica e nei ruoli amministrativi: «L’Amministrazione comunale ha istituito il CCRR per far sì che i ragazzi potessero avvicinarsi alle istituzioni e dire la loro sulle diverse tematiche di interesse collettivo e soprattutto su quelle che riguardano i giovanissimi concittadini. Abbiamo dunque messo insieme queste energie per fare in modo che i ragazzi potessero confrontarsi costantemente. Voglio sottolineare come nelle settimane che hanno preceduto le elezioni tutti gli studenti e gli stessi candidati hanno dimostrato una sorprendente maturità. Desidero ringraziare gli Istituti scolastici e i docenti che hanno accompagnato l’Amministrazione in questo percorso, che proseguirà con varie attività che comprendono anche visite dei giovani amministratori presso le istituzioni nazionali».
Ai neo eletti sono poi state rivolte le felicitazioni e gli auguri di buon lavoro dai Capigruppo del PD Mario Fiorillo, di FI Vincenzo Carnevale e del M5S Bruno Sepe.
In seguito il Consigliere Vincenzo Carnevale ha illustrato il punto concernente la richiesta del Comune di Santi Cosma e Damiano di aderire alla Centrale Unica di Committenza per la gestione associata degli affidamenti di lavori, servizi o forniture costituita tra i Comuni di Fondi, Sperlonga, Monte San Biagio e Campodimele – attualmente Comune capofila. E’ stato anche illustrato il nuovo schema di convenzione che una volta approvato da tutti i Comuni aderenti sostituirà il precedente nella disciplina del funzionamento della Centrale. Il punto è stato approvato all’unanimità.
Il Presidente della Commissione Urbanistica Vincenzo Mattei ha successivamente illustrato i punti relativi alle pratiche di alienazione dei terreni di uso civico rispetto a cui il Consigliere Bruno Sepe, a nome del Movimento politico 5 Stelle, ha dichiarato il voto contrario perché, a suo dire, esse dimostrano come l’Amministrazione non abbia alcuna programmazione di sviluppo e valorizzazione della fascia costiera preferendo invece considerare le singole richieste di soggetti che hanno commesso degli abusi sanati con le alienazioni. Nel merito si è aperto un lungo dibattito dove prima il Consigliere Mattei e poi il Sindaco hanno espresso profondo disaccordo sull’intervento del consigliere Sepe, giudicato superficiale e riduttivo su un tema delicato per il quale l’assise, anche prima dell’ingresso in Consiglio comunale del consigliere pentastellato, ha lungamente dibattuto determinando indirizzi precisi che, in base alle normative vigenti, hanno invece dato risposte concrete a tantissimi cittadini, ai quali per decenni la politica non ha saputo dare riscontro giustificandosi con mega progetti di sviluppo – il primo dei quali risale agli anni ’60 – che però non hanno mai tenuto conto dello stato reale dei luoghi.
«Mi rendo conto – ha precisato il Sindaco – che su una materia così tecnica il Consigliere Sepe, come da lui stesso dichiarato, abbia voluto avvalersi del supporto di tecnici di fiducia del proprio movimento politico, ma credo che il suo intervento a sostegno del voto contrario alle richieste di alienazione non abbia adeguatamente preso in considerazione i tanti e articolati aspetti del problema, che non può essere liquidato con un voto contrario in quanto il suo partito è contrario agli abusi edilizi e favorevole allo sviluppo turistico della fascia costiera. Dirsi contrario senza prospettare una soluzione non ha alcun senso. Dirsi contrario perché si vuole un non definito progetto di sviluppo ma non si prende atto che esistono delle persone che hanno il possesso ultradecennale di quei terreni e che la legge permette loro di chiederne la legittimazione o l’alienazione, non può essere una posizione condivisibile. A questo punto immaginiamo che il M5S sia anche contrario alle tante legittimazioni avvenute in questi anni, con cui molte aziende agricole hanno finalmente definito la propria posizione, che in precedenza non permetteva loro nessuna ipotesi di sviluppo. Anche costoro hanno occupato terreni di uso civico, sui quali è logico che, se non ci fossero stati, si sarebbe potuto più facilmente programmare un piano di sviluppo e valorizzazione. Questa Amministrazione sta procedendo all’esame delle richieste di alienazione e legittimazione sulla base delle leggi esistenti e non a caso, respingendo quelle che non hanno i requisiti e proponendo le reintegre dei terreni sui quali sono previste opere di pubblica utilità. Basti pensare ai lavori in corso per gli accessi al mare di via Guado Bastianelli e di via Ponte Baratta, resi possibili solo grazie alle reintegre dei terreni precedentemente in possesso di soggetti privati nei cui confronti il Comune ha dovuto sostenere un difficile contenzioso da cui ne è uscito vincitore solo dopo molti anni».
«La programmazione del territorio costiero – ha affermato Vincenzo Mattei – è stata avviata fin dal 2010 quando si è proceduto alla variante campeggi. Si è poi proseguito con gli accessi al mare, con il Piano di utilizzo degli arenili, con il piano della mobilità e con la perimetrazione dei nuclei abusivi».
«Si tratta di un’opera articolata – ha aggiunto il Sindaco con un’espressione figurata –, come un puzzle le cui tessere vanno a comporlo gradualmente».
In merito il Consigliere PD Mario Fiorillo ha rappresentato quanto sia stato lungo il dibattito sugli usi civici nel quale il Partito Democratico non sempre ha condiviso gli indirizzi proposti dalla maggioranza, in modo particolare la decisione di alienare i terreni su cui insistono le attività ricettive all’aria aperta.
Al termine del dibattito sono state approvate le richieste di alienazione delle seguenti ditte: Cardogna Fernando e Ialongo Luigia, Persico Claudio Alfonso e Anna Maria, Muccitelli Sara e Chiara (approvati con i voti favorevoli della maggioranza e di Giovanni Trani, il voto contrario di Bruno Sepe e l’astensione dei tre Consiglieri del PD) e Massarone Paolo e Giulio (approvati con i voti favorevoli della maggioranza e di Giovanni Trani, il voto contrario di Bruno Sepe, l’astensione dei Consiglieri PD Fiorillo e Parisella, mentre Maria Civita Paparello non ha partecipato al voto).
Il punto sul progetto di fusione per incorporazione di IMOF S.p.A. in MOF S.p.A. – entrambe partecipate dal Comune di Fondi rispettivamente con il 2.42% ed il 13.9% – è stato introdotto dal Sindaco De Meo, che ha premesso come tale progetto fosse previsto sin dall’inizio della costituzione delle due società non appena la società immobiliare IMOF avesse raggiunto l’obiettivo dell’ammodernamento e ampliamento del Centro Agroalimentare. De Meo ha dettagliatamente ripercorso tutte le vicende societarie di IMOF e MOF soffermandosi in particolare sul rapporto con il socio Regione Lazio che, in quanto proprietario della vecchia parte del mercato, realizzata dalla Cassa del Mezzogiorno, sulla base di atto di concessione ne aveva concesso l’uso alla società IMOF in ragione di un canone che all’epoca era stato stabilito per un importo di 200 milioni di Lire.
«Il progetto di ammodernamento ed ampliamento del MOF – ha precisato il Sindaco – è stato reso possibile grazie ad un finanziamento statale che prevedeva un contributo a fondo perduto del 40% e la restante parte ad un tasso agevolato per il quale gli operatori privati rappresentati dal Consorzio Euromof ne hanno assunto l’onere di restituzione. A fronte di tale impegno il Consorzio Euromof nel corso degli anni, in ragione di specifici piani economici finanziari approvati da tutti i soci delle società IMOF e MOF, è diventato parte di maggioranza».
Nel 2009, nonostante il relativo piano economico prevedesse l’impegno della Regione Lazio a restituire alla IMOF il valore delle migliorie apportate sulla vecchia parte del Mercato di proprietà della Regione medesima, viene messo in discussione il relativo canone di concessione d’uso della parte di proprietà regionale e in modo unilaterale la Regione determina un canone di gran lunga superiore a quello pattuito, generando un contenzioso per il quale è stata attivata la clausola arbitrale il cui lodo successivamente è stato impugnato dalla IMOF, in quanto il canone di concessione determinato per un importo di 340 mila Euro annui impattava comunque sul citato piano economico finanziario delle società IMOF e MOF, in cui si era invece considerato il canone inziale di circa 100 mila Euro.
«In tale difficile e contrastato rapporto tra la IMOF e la Regione Lazio – ha proseguito il Sindaco – riconosco all’Assessore Alessandra Sartore l’impegno che ha saputo dedicare a questa delicata vicenda, che risulta però ancora non definita perché al fine di riportare le due società in equilibrio finanziario è necessario procedere ad un preliminare e complessivo atto transattivo, agli atti di questo Consiglio, nel quale vengono definite le singole posizioni e si predispone lo scenario per procedere alla citata fusione per incorporazione delle due società. Il 27 Febbraio scorso la stessa Regione Lazio ha indicato in una memoria di Giunta termini e condizioni per definire prima la transazione e poi la fusione. Purtroppo ad oggi, a distanza di oltre due mesi dalla suddetta memoria di Giunta e nonostante in occasione dell’Assemblea dei soci IMOF dello scorso 2 Marzo l’Assessore Sartore avesse rassicurato in merito alle procedure previste, non abbiamo avuto alcun riscontro in merito ed il rischio che si corre è che l’operazione di fusione, dimensionata sul quadro finanziario del Settembre 2017, debba essere aggiornata alla luce del tempo trascorso e del mutato quadro finanziario».
De Meo ha poi precisato che il Comune di Fondi non ha partecipato alla citata Assemblea dei Soci del 2 Marzo scorso in quanto ne aveva chiesto il rinvio per poter consentire al Consiglio comunale di potersi esprimere in merito al progetto di fusione e per procedere alla modifica dello Statuto della società MOF nella parte relativa ai requisiti previsti per la nomina dei componenti del Consiglio di Amministrazione. Purtroppo l’Amministratore Addessi ha giustificato il diniego alla richiesta del Comune perché la Regione aveva necessità di definire subito il rapporto e procedere alla relativa transazione preliminare alla fusione e rinviato la proposta di modifica alla fase post-fusione.
A riguardo il Sindaco, rilevando che non si è verificata nessuna delle condizioni previste dalla Regione Lazio e propedeutiche alla fusione, ha proposto di rinviare l’approvazione del punto fino a quando la Regione Lazio non avrà definito la transazione e proceduto a quanto stabilito nella citata memoria di Giunta: «Ritengo che si debba attendere il primo e concreto passo da parte della Regione Lazio. Non possiamo non rilevare che quello che sembrava essere stato definito da una memoria di Giunta come un atto conclusivo così non è stato. Anzi, la concomitanza delle scorse elezioni regionali potrebbe indurre a pensare ad un semplice impegno politico. Dobbiamo prendere atto che, a prescindere dalla nostra decisione, la prevista fusione non potrà avvenire fino a quando la Regione non procederà alla transazione con la IMOF e la MOF, motivo per cui propongo di rinviarne l’approvazione».
Il Consigliere Mario Fiorillo si è dichiarato sorpreso dalla richiesta del Sindaco, perché in sede di Commissione, a fronte delle perplessità espresse dal PD in merito ad un’operazione che comunque non muta l’attuale governance in cui sono sempre i privati ad essere maggioranza, il Sindaco aveva invece spiegato che la transazione e la successiva fusione rappresentano l’unica soluzione possibile per ripristinare l’equilibrio finanziario di un sistema economico altrimenti destinato al collasso. A riguardo, pur condividendo la richiesta di rinvio, in attesa che si definiscano le diverse questioni in essere, ha ribadito ancora una volta le sue perplessità in quanto questo ulteriore tempo consolida sempre più la leadership dei privati mentre è urgente che il Comune indichi il proprio rappresentante per svolgere un ruolo di controllo e di proposizione.
Vincenzo Carnevale ha definito la proposta del Sindaco opportuna e ponderata: «Tale decisione non è da intendersi come una tutela del vecchio management, ma è comunque giusto attendere un’assunzione di responsabilità da parte della Regione. E’ impensabile che essa abbia proposto un preciso percorso prima delle elezioni, designato e insediato il proprio rappresentante che ha assunto la carica di Presidente del MOF ma che ad oggi la stessa Regione non riesce a concretizzare atti per i quali ha nominato anche un advisor che ne ha attestato l’assoluta convenienza. La Regione deve prendere una decisione vera e solo in questo modo potrà testimoniare il proprio reale interesse per il sistema MOF».
Luigi Parisella ha condiviso la proposta di rinvio, invitando il Consiglio comunale «a fare una riflessione politica più ampia che non potrà limitarsi ad una valutazione tecnica, in quanto il MOF riveste un ruolo importante per la nostra città e per tutto il comprensorio e non si possono ignorare anche le tensioni che si stanno registrando all’interno della componente privata, che intende favorire un cambiamento al proprio interno».
Secondo Bruno Sepe l’invito del Sindaco può essere accolto ma il Consigliere M5S ha sottolineato come il MOF, se vuole affrontare e superare le nuove sfide, deve necessariamente rivedere gli attuali dirigenti.
Al termine del dibattito sono giunte le conclusioni del Sindaco: «Sono convinto che la transazione e la successiva fusione siano l’unica soluzione possibile per far ripartire il sistema MOF ma ritengo che, a questo punto, il Comune debba pretendere un passo in avanti della Regione. Considerato che abbiamo deciso di mantenere la nostra partecipazione nel MOF, il nostro ruolo, pur avendo una quota minoritaria, deve essere considerato al pari degli altri soci. Vista l’importanza del MOF, le sue vicende, anche quelle del socio di parte privata, si riverberano inevitabilmente sul territorio. Il ritiro del punto non è un passo indietro per non prendere posizione, bensì un passo avanti affinché si verifichino determinate condizioni. Nei prossimi giorni chiederò al Presidente Zingaretti e all’Assessore Sartore di farsi promotori di un incontro tra i soci IMOF e MOF per mettere ciascuno davanti alle proprie responsabilità e spronarli a condividere la necessità di uscire da questo momento di estrema difficoltà, che sta purtroppo indebolendo il sistema economico anche da un punto di vista motivazionale. Riconosco al socio privato il merito di aver guidato con grandi sacrifici tutta la fase strutturale di ammodernamento e ampliamento ma credo che sia necessario aprire un confronto tra i soci, pubblici e privati, per condividere le azioni urgenti e opportune da mettere in campo per dare un nuovo slancio alla struttura. Prendo atto che la proposta del Comune di modificare lo Statuto al momento non può essere accolta e quindi prossimamente, previo espletamento di una procedura per acquisire le eventuali disponibilità di soggetti in possesso dei requisiti, procederò alla nomina del rappresentante del Comune».
La proposta di ritiro del punto è stata approvata all’unanimità.
In seguito Vincenzo Carnevale ha introdotto il punto relativo alla presa d’atto del Regolamento Regionale 29 Gennaio 2016, n. 1 concernente le uniformi, i gradi, i segni distintivi, i veicoli e gli strumenti di autotutela delle Polizie Locali del Lazio con modifica al Regolamento vigente di Polizia Locale. Il punto è stato approvata all’unanimità.
Il successivo punto all’odg, riguardante la modifica al Regolamento del Demanio Marittimo, è stato rinviato per permettere alla competente Commissione di approfondire meglio alcuni aspetti dello stesso.
L’assise si è conclusa con alcune richieste da parte di Consiglieri.
Bruno Sepe ha rinnovato quella di valutare la possibilità di diffondere in diretta streaming i lavori del Consiglio comunale. Il Consigliere Vincenzo Carnevale ha reso noto che quando la società Telecom garantirà la connessione alla fibra internet del Palazzo comunale si potrà procedere all’acquisto della necessaria strumentazione.
Mario Fiorillo ha chiesto di sollecitare il soggetto gestore della raccolta differenziata ad una migliore e puntuale attività di informazione nei confronti dei cittadini soprattutto in prossimità delle festività in cui il servizio non è garantito. Inoltre ha segnalato la pericolosità di una recinzione situata sull’arenile, a ridosso della duna, nella zona tra Capratica e S. Anastasia.
Maria Civita Paparello, giudicando positivamente l’adesione del Comune di Fondi al Manifesto contro le ludopatie e le attività informative promosse a beneficio della cittadinanza, ha chiesto di riprendere i lavori delle rispettive Commissioni per l’adozione di un regolamento comunale per disciplinare le nuove aperture di sale da gioco.